Villammare-Parigi sul filo dell’arte

Tutto è iniziato dal Villammare Festival Film&Friends ed è partito dalla cittadina che lo ospita. Le opere di Jean Pierre Duriez che celebrano il cinema racchiuse nella mostra “Les amoureux du cinèma” attraverseranno l’Italia alla volta di Parigi. Il giornalista Bellotta ha visitato l’esposizione durante la sua permanenza a Roma.

Comincia da Roma la bella tournée italiana della mostra “ Les amoureux du cinèma ” dell ’artista francese Jean Pierre Duriez. Prossime tappe Firenze, Brescia, Ferrara, fino a raggiungere Parigi. In uno dei posti più belli e suggestivi di Roma, Campo Dei Fiori, nel foyer del Cinema Farnese Arthouse, i disegni e i quadri di Duriez raccontano un pezzo importante del cinema e della cultura italiana. Uno splendido omaggio alla regista Liliana Cavani, con un preciso ed efficace richiamo al film “Il Portiere di notte”; dipinti con espliciti riferimenti a Fellini, Chaplin e De Chirico sono tra le opere più significative in esposizione. Non manca il sano e graffiante umorismo d’oltralpe: una tela visualizza una sala di proiezione piena di porporati, posizionati di spalle con lo zucchetto rosso; nascosto, ma riconoscibile perché con lo zucchetto bianco, il Papa; tutti, ovviamente, innamorati del cinema. Altrettanto ironica la rappresentazione del pubblico in sala alla Mostra del Cinema di Venezia.

L’intreccio tra cinema e pittura è evidente. In un altro quadro, in bianco e nero, la pellicola del vecchio 35 millimetri si assottiglia sempre di più fino a sembrare un pennello che ,a sua volta, si trasforma nella figura umana stilizzata che , moltiplicata per tante volte, forma il pubblico di una sala cinematografica. Passione e amore per il cinema hanno qui un’origine lontana nel tempo: nascono dall’amicizia con Aldo Tassone, scrittore raffinato e critico cinematografico, e sono rigenerate dall’incontro fecondo con Pasquale Persico, economista e docente universitario. La mostra “Les amoureux du cinèma”, che tanto consenso registra a Roma, prima tappa del lungo itinerario che si conclude a Parigi, nasce da una idea per la scenografia della ventiduesima edizione del Villammare Festival. Un disegno, che sembra appena abbozzato, rappresenta una idea di grande valore universale. Due persone, di spalle, in una fila di poltrone rosse, guardano uno schermo. Sono innamorati del cinema, ma sono anche innamorati tra loro?

Sono giovani o maturi oppure anziani? L’immagine cattura l’osservatore, ciascuno può riconoscersi nella coppia o, semplicemente, desiderare di sedersi accanto e vedere il film. E’ un invito a ritornare al cinema, a vedere in una sala cinematografica i films della settima arte. Proprio sul palco del Villammare Festival, Enrico Vanzina ha ricordato a tutti che i films, questa magica mescolanza di immagini, parole e musiche, vanno visti nelle sale cinematografiche. Andare a cinema non è solo vedere un film ma è un gesto di amore e di cultura, così com’è plasticamente rappresentato dai quadri di Duriez. Uscire da sé stessi, uscire dal proprio nido, lasciando il divano di casa e il piccolo schermo, consente di fare la cosa più bella per un essere umano: la manutenzione dell’amicizia.

Questo è il fil rouge che parte da Villammare e raggiunge Roma e Parigi: due città simbolo di cul- ture eterne e universali; è il messaggio alto e nobile che unisce tutti coloro che sono innamorati del Cinema.

di Gaetano Bellotta